isolation
ineludibile,
la paura –
ogni giorno, ogni crepuscolo! –
qualcuno
che chiama, urlando
da
profondità non sognate –
confondo
devozione e amore,
scovando
attento ogni ragione:
m’arrendo,
nudo, al preservarsi
di
chi ha cura solo di sé –
cecità
che arriva a toccare
la
perfezione, ma ferisce,
proprio
come ogni altra cosa –
Madre,
te ne prego, credimi,
ho
espresso al meglio le mie capacità,
nel
miglior modo possibile:
ho
un’estrema vergogna di quel
che
mi ha attraversato la vita,
ho
un’estrema vergogna della
persona
che muove i miei gesti –
isolation
...
ma
solo tu fossi capace
di
guardare la bellezza, ciò
ch’io
non riuscirò mai a dire –
piaceri,
un’indocile follia –
meravigliosa
ricompensa?
isolation
...