dal work'in'progress

MW
camminare di una scimmia

 

yzu/heavensdawn.mp3
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non ho ancora visto trascorso
un tempo ... non ho ancora visto

il rumore della fabbrica
l’ angustia d’ un riflesso
derive scacciate lontano
dagli scaffali delle cattedrali
vespertini obblighi osservati
sonni distratti su un sagrato –
non un risveglio nessun disordine –

i cancelli a circuito chiuso
occluso recluso veloce
parabolico scisso e fermo –

non un attimo gli occhi aperti
il senso imposto ai passi
i vicoli ci vieta –

viviamo questo nient’ altro che attese
rovistate in qualche cassetto –

e dentro, tirate su le cerniere,
ognuno si cerca un affanno,
una pena che gli dica sei vivo –

ma fuori passano immagini
suadenti réclame d’alleluja
my sweet mistic family
e il sorriso beffardo
d’un’impalcatura  assemblata
com’un’offesa, elogio alla blasfemia –

perdere senso perché il tempo
è, dentro e fuori, deserto d’inizi.

 

un'antica preghiera pagana